Una breve storia della tecnologia dei display mobili
Lo sviluppo dei display mobili, davanti ai quali trascorriamo una quantità eccessiva di tempo ogni giorno, è il prodotto di una lunga serie di innovazioni.
Proprio come l'occhio umano, il prodotto finale che è il display mobile è il frutto di una lunghissima serie di cambiamenti incrementali. Alcuni hanno rappresentato enormi passi avanti, altri piccoli miglioramenti rispetto alla tecnologia esistente e comprovata, ma tutti di vitale importanza per i moderni display dei telefoni cellulari.
Non solo, ma il loro sviluppo non si è fermato. Il futuro dei dispositivi mobili potrebbe, ironicamente, finire per imitare una delle tecnologie più antiche e onnipresenti dell’umanità: la carta.
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Qui esploreremo alcuni dei passaggi principali nello sviluppo dei moderni display mobili. Le seguenti pietre miliari non rappresentano tutti gli eventi accaduti dallo sviluppo dei tubi a raggi catodici, ma sono alcuni dei più notevoli e/o interessanti.
Periodo:1890
La storia della maggior parte dei display moderni può essere fatta risalire alla nascita del tubo a raggi catodici. Questa tecnologia fu dimostrata per la prima volta nel 1897 e fu inventata da Karl Ferdinand Braun.
Braun era un fisico e inventore vincitore del premio Nobel. Un tubo a raggi catodici è un tubo a vuoto che produce immagini quando la sua superficie fosforescente viene colpita da fasci di elettroni.
Nel 1907, lo scienziato russo Boris Rosing utilizzò un CRT per trasmettere schemi geometrici grezzi su uno schermo "televisivo". La tecnologia venne successivamente ulteriormente sviluppata e commercializzata per la prima volta negli anni '20. È stata la forma di display dominante per molti dispositivi fino a quando non è stata superata da LCD, Plasma e OLED.
Periodo:1900
L'elettroluminescenza, un fenomeno naturale, fu osservata per la prima volta dallo sperimentatore britannico HJ Round agli inizi del 1900. La sua scoperta avrebbe poi portato allo sviluppo del primo LED da parte di un inventore russo, Oleg Lossev, nel 1927. Tuttavia, il lavoro di Lossev non suscitò molto interesse all'epoca. Erano gli anni '60 prima che venisse sviluppato un LED commerciale.
Ciò getterebbe letteralmente le basi per lo sviluppo futuro della tecnologia LED che oggi conosciamo e amiamo.
Periodo:Anni '50
Un'altra tappa importante nella storia dei display è stata l'invenzione dei pannelli Solari.
I pannelli Solari, altrimenti noti come pannelli Flip-Flap, un tempo erano comuni nelle stazioni dei trasporti pubblici e negli aeroporti. Da allora sono stati sostituiti con monitor digitali, ma possono ancora essere trovati in alcuni luoghi in tutto il mondo.
Si trattava di dispositivi di visualizzazione elettromeccanici in grado di visualizzare testi alfanumerici e/o grafici, a seconda delle necessità.
La posizione di ogni carattere era stampata su uno o più lembi che venivano ruotati per formare un messaggio conciso. La loro vista, e soprattutto il loro suono, è ancora ricordata con affetto da chiunque abbia avuto il piacere di sperimentarli nella propria infanzia.
Periodo:Anni '50
Il display fluorescente sottovuoto, o VFD in breve, un tempo era comunemente utilizzato sulla maggior parte delle apparecchiature elettroniche di consumo, come forni a microonde, calcolatrici e videoregistratori. Un VFD funziona secondo il principio della catodoluminescenza, che è più o meno simile a un tubo a raggi catodici, ma funziona a tensioni molto più basse.
Il primo VFD era un display a indicazione singola introdotto da Philips nel 1959.
Molte altre iterazioni della tecnologia sarebbero apparse nei decenni successivi ed è possibile trovarla ancora oggi, sebbene sia stata in gran parte sostituita da LED e LCD, che hanno requisiti energetici inferiori.
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Periodo:Anni '60
Sebbene il principio alla base di questa tecnologia sia stato descritto per la prima volta negli anni '30 da un ingegnere ungherese, Kálmán Tihanyi, fu solo negli anni '60 che fu sviluppato il primo esempio pratico.
Il primo display al plasma monocromatico è stato sviluppato da Donald Bitzer, H. Gene Slottow e dallo studente laureato Robert Willson dell'Università dell'Illinois per il sistema informatico PLATO.
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